10 giugno: Marcelo intende “lasciare con leggerezza” il suo incarico e poi partecipare a tutte le cerimonie ufficiali

Il Presidente della Repubblica, che concluderà il suo secondo mandato tra nove mesi, il 9 marzo 2026, ha parlato ai giornalisti al termine delle sue ultime celebrazioni ufficiali del Giorno del Portogallo, svoltesi a Lagos.
In una sorta di ripasso dei suoi mandati, in occasione del 10 giugno, Marcelo Rebelo de Sousa ha spiegato come intende lasciare l'incarico: "Lasciarlo con leggerezza, gradualmente. Lasciarlo e cedere la scena, tranne che per le questioni in cui il Presidente deve essere Presidente".
Il capo dello Stato ha affermato che parteciperà anche alle cerimonie del 25 novembre presso l'Assemblea della Repubblica e al 40° anniversario dell'integrazione europea, e che effettuerà visite all'estero, diverse delle quali per celebrare il 50° anniversario dell'indipendenza dei paesi africani che erano ex colonie portoghesi.
"Ma a parte questo, in cui il Presidente della Repubblica deve procedere con leggerezza per dare ai candidati, sia alle elezioni locali sia soprattutto a quelle presidenziali, lo spazio che meritano", ha aggiunto.
Alla domanda su come sarà il suo prossimo 10 giugno, Marcelo Rebelo de Sousa ha risposto: "Oh, il mio è molto semplice. Ti racconto come sarà la mia vita dal 9 marzo a mezzogiorno, tra mezzogiorno e l'una".
"Sarà così: non intervenire politicamente, per niente, non intervenire, non rilasciare interviste, non parlare, non commentare, non scrivere articoli, non tenere conferenze di politica, in particolare sulla politica portoghese. In secondo luogo, partecipare alle cerimonie ufficiali, tutte quante, a meno che non sia impossibilitato a farlo", ha spiegato.
Marcelo Rebelo de Sousa ha promesso di essere presente alle cerimonie ufficiali del 25 aprile, del 10 giugno e del 5 ottobre, tra le altre: "Ovunque tu vada, io sarò lì".
Ha poi sottolineato il posto che gli ex presidenti della Repubblica occupano nella lista di precedenza del Protocollo di Stato: "Gli ex capi di Stato occupano un posto che normalmente è prima dei ministri e prima del leader dell'opposizione, più o meno dopo i presidenti delle corti".
"Pertanto, sarò presente a cerimonie di questo tipo, sono invitato, cerimonie di Stato per l'arrivo di capi di Stato stranieri. Punto e basta", ha aggiunto.
Foto: Bruno Filipe Pires
Barlavento